Quando noi cristiani parliamo della
croce non meritiamo l’appellativo di pessimisti, ma ci fondiamo sul
realismo della speranza cristiana”.
Realismo della speranza dunque, e non omelie.
Ogni voce e posizione comunque converge nel porre per il credente
il problema serio del testimoniare e di come testimoniare, anziché
quello dello schierarsi.
da sant’Ignazio di Antiochia. [...] Ascoltiamo: ‘Quelli che
fanno professione di appartenere a Cristo si riconosceranno dalle
loro opere. Ora non si tratta di fare una professione di fede a parole,
ma di perseverare nella pratica della fede sino alla fine. È meglio es-
sere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo’ (Lettera agli
Efesini)”.
che “i diritti
dei deboli non sono diritti deboli”.
- continua -
Tratti da " La politica secondo Martini" G.Bianchi
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Tratti da " La politica secondo Martini" G.Bianchi
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