Tuesday, September 15, 2015

Le scelte...degli EMPI?

Dicono fra loro sragionando:

«La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio, quando l'uomo muore,  e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati.


E' un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore.
Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera. Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo e nessuno si ricorderà delle nostre opere. La nostra vita passerà come le tracce di una nube, si disperderà come nebbia
scacciata dai raggi del sole e disciolta dal calore. La nostra esistenza è il passare di un'ombra
e non c'è ritorno alla nostra morte, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
Su, godiamoci i beni presenti, facciamo uso delle creature con ardore giovanile! Inebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera, coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano; nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. 


sapienza 2

Sunday, September 13, 2015

Tramontana

TRAMONTANA



Credo che al mondo nessun demente sia riuscito ad inventare un esplosivo più potente del dolore. Per prima cosa è naturale, difficilmente regolabile e controllabile, è innescato da situazioni di vita delle tipologie più svariate, ed è insita in lui l'imprevedibilità. Poche dose di dolore serio, sono capaci di radere al suolo ogni edificio, specie quelli più sicuri legati alle nostre sempre eterne certezze. E' capace di uccidereo di portare alla follia anche le persone più certe e salde..
Ha un potere che nessuno può misurare se non chi ne è vittima.Esiste un solo artificiere capace di controllarlo e di limitarne i danni fino quasi a renderlo inefficace: la relazione.
Ogni relazione d'Amore costruita è capace di contrastare il dolore.
Rende inefficace la sua potenzialità distruttiva, il senso di vuoto, di amarezza, l'impronta della morte che spesso lo accompagna.
Va corretta anche l'alimentazione.
E' necessario poi nutrirsi di spirito e accostare ai soliti piatti sensoriali, delle nuove pietanze dai più ritenute vane, ma che scaldano e bruciano i detonatori del dolore.
E' necessario vivere.
Questo esplosivo ha anche un effetto benefico, specie sulla vista.
E' paradossale, ma..o ti fa esplodere gli occhi o, attraverso le lacrime, effettua una pulizia profonda dell'apparato visivo, rendendo capaci di sguardi nitidi e telescopici, specie se verticali.
Guardando sempre nelle relazioni, scopri la verità e la forza di visioni come:
- più forte della morte è l'amore
- vedi in e testimonianze di vita degli altr
-scopri la tenerezza, quella vera, che il dolore non abbatterà mai e che si nutre di gesti piccoli quotidiani, prima sensoriali, ora spirituali
-vedi direttamente il paradiso e speri di viverlo nel concreto del tempo presente, e che il tempo futuro abbia tinte forti del giorno di oggi e del giorno di ieri
Non ci sono ricette o manuali per gestire questi materiali.
Occorre fare il possibile e vedere dove si va camminando.
Non c'è giusto e sbagliato, e spesso la sola frase possibile è:
" Il buon tacer non fu mai scritto"
Il dolore va allontanato dalla Paura..
Solo con la relazione e l'Amore si vince tale potenzialità distruttiva che rende la vita una foglia marcia caduta in autunno

Si, sta come d'autunno il tuo spirito nel vento, bacio sulla fronte, fine al mio tormento

..continua..

Tuesday, September 08, 2015

anche se è lei a bussare, io so che sarai tu ad entrare







"Se io, Signore, tendo l'orecchio

e imparo a discernere i segni dei tempi,

distintamente odo i segnali

della tua rassicurante presenza alla mia porta.

E quando ti apro e ti accolgo

come ospite gradito nella mia casa,

il tempo che passiamo insieme mi rinfranca.

Alla tua mensa divido con te

il pane della tenerezza e della forza,

il vino della letizia e del sacrificio,

la parola della sapienza e della promessa,

la preghiera del ringraziamento

e dell'abbandono nelle mani del Padre.

E ritorno alla fatica del vivere

con indistruttibile pace.

Il tempo che è passato con te

sia che mangiamo sia che beviamo

è sottratto alla morte.

Adesso, anche se è lei a bussare,

io so che sarai tu ad entrare;

il tempo della morte è finito.

Abbiamo tutto il tempo che vogliamo

per esplorare danzando

le iridescenti tracce

della Sapienza dei mondi.

E infiniti sguardi d'intesa

per assaporarne la Bellezza..."


(C. M. Martini, Vigilare, nell'attesa del ritorno del Signore. Ed. S. Paolo 2014, p. 57-58)

Monday, September 07, 2015

Grazie del vento
Della sua carezza