Wednesday, November 18, 2015

VIGNA PETRUSSA..dall'Egidi


VIGNA PETRUSSA


Lunedi  sera, insieme a Cristina, ho avuto la fortuna di partecipare a una degustazione di vini friulani della cantina VIGNA PETRUSSA. La cantina della Drogheria Egidi​ in questa occasione ha rivelato la sua identità di passaporta potteriana e per chi ha partecipato è stata un’esperienza fantastica. Poche parole della “vignaiola” HILDE e ci siamo trovati seduti nell’anfiteatro della valle dello Judrio spettatori  di uno spettacolo magico. Tutto intorno respiravamo ponka, la marna eocenica che accarezzata dal sole e stuzzicata dalle piogge si lascia andare all’abbraccio del terreno e si rivela prodiga di profumi e di sensazioni.
La magia è iniziata subito, e sono entrati in scena i gioielli di Vigna Petrussa.
Ottima la presenza scenica dei vini che hanno riproposto il cuore di DONNA del VINO di Hilde, la sua passione, e l’amore per il suo territorio che è emerso in tutta la sua  affidabilità, generosità, altruismo e riservatezza. Un territorio che spesso si lascia andare e si lascia scoprire solo dopo una lunga relazione e dopo un lungo impegno da parte di chi lo vuole amare.
Gli attori protagonisti a mio parere sono stati:

IL FRIULANO, LO SCHIOPPETTINO DI PREPOTTO, ma anche LA PERLA NERA ha interpretato un ruolo interessante

Il Friulano, il “nostro” usurpato Tokai, è esploso, nella sua pienezza ancora giovane, con un bouquet floreale delicato che ricordava i prati dei colli; un colore luminoso, come il sole che imbionda il mare; un sapore intenso che sul finale ha lasciato un amarognolo di mandorla che riportava coi piedi per terra.

Lo Schioppettino di Prepotto: è bastato osservare il colore rosso con cui si muoveva sul palcoscenico per capire che avevamo davanti un signor attore figlio della piana di Albana e della Ribolla Nera. La sua recitazione ha evidenziato  un carattere forte dalla marcata personalità. Un profumo pieno, le spezie solleticavano il naso ma il ciclamino e il sottobosco ci hanno regalato una morbida eleganza in bocca.

Infine, la Perla Nera. Si è mossa sul palco con rispetto, il mantello rubino a tratti granato ci ha fatto capire che non avevamo davanti una comparsa. Il suo calore e i suoi profumi ci hanno introdotto alla meraviglia. Si descrive come un passito, forse per allontanare chi è meno interessato, ma se hai la pazienza di attendere tra sentori di china, spezie e balsamico, scopri che ha una dolcezza tutta sua. È dolce ma, elegante, non stucchevole, morbido, di un’eleganza raffinata come le perle che portava al collo mia moglie. Applausi a scena aperta.

Suona la mezzanotte, si fa per dire, e la magia è finita.

Un grazie all Drogheria Egidi per aver allestito questo spettacolo e a  Hilde che con la sua presenza e le sue parole ci ha regalato un sogno e quattro passi serali tra i profumi e i sapori del suo territorio.

Baldomiro




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